“Per l’ultima goccia”

«In un mondo sostanzialmente alterato, un mondo in cui l’innalzamento del livello dei mari avrà inghiottito le Sundarban e avrà reso inabitabili città come Calcutta, New York e Bangkok, i lettori e i frequentatori di musei si rivolgeranno all’arte e alla letteratura della nostra epoca cercandovi innanzitutto tracce e segni premonitori del mondo alterato che avranno ricevuto in eredità. E non trovandone, cosa potranno, cosa dovranno fare, se non concludere che nella nostra epoca arte e letteratura venivano praticate perlopiù in modo da nascondere la realtà verso cui si andava incontro?»

Amitav Gosh, in “La grande cecità”, 2016

 Il romanzo di Piero Malenotti pone la letteratura in prima linea nel disvelamento di quella realtà di cui parla Gosh. Una realtà di cui peraltro siamo già testimoni, con i fenomeni climatici estremi che caratterizzano la nostra vita di tutti i giorni e la silenziosa strage degli indigeni che si oppongono alle trivellazioni in diverse parti del mondo.

La vicenda, narrata da un ingegnere minerario dipendente di una grande compagnia petrolifera, è ambientata in uno spazio dell’immaginario dove si materializza la splendida unicità culturale del Marocco, ma potrebbe svolgersi ovunque. Ovunque gli interessi dominanti nell’economia globale tentino di espropriare una comunità del suo destino e ne calpestino la storia e la cultura. El Amal è la medina, il fascino dei paesaggi affacciati sull’oceano, la semplicità asciutta dell’entroterra, l’ospitalità degli autoctoni, la fiamma negli sguardi, ma è anche la violenza di chi, per estrarre l’ultima goccia di petrolio, sta rapinando le risorse naturali e distruggendo il vivente sul pianeta. Un romanzo scritto in prima persona e in presa diretta, con un percorso interiore del protagonista che parla alla nostra coscienza, ma anche un invito a interrogarci sui cambiamenti climatici e sulla necessità di arrestare un modello di sviluppo insostenibile. 


PIERO MALENOTTI, sociologo e giornalista, si è a lungo occupato, per lavoro e impegno civile, di ambiente. Ha collaborato per diversi anni con il Gruppo parlamentare dei Verdi, in seguito con il Gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà e con il Gruppo Misto, e ha ricoperto l’incarico di coordinatore dei servizi di comunicazione istituzionale di Roma Capitale. Ha pubblicato il saggio di sociologia Vivere la città. Un’indagine sulla qualità della vita nella periferia di Roma (Edizioni Universitarie Romane, 1998) ed esordisce nella narrativa con questo romanzo.

Con i commenti di Ivan Novelli e Mariagrazia Midulla.

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